Tart tatin italo-inglese
Ingredienti per la tart tatin:
- 2,5 hg pasta sfoglia
- 1,5 hg zucchero di canna
- 1,5 hg burro
- Succo di 1/2 limone
- 4 pere
- 4 mele
Ingredienti per la crema inglese:
- 4 dl panna da cucina
- 2 bacche di cannella
- 1 hg zucchero di canna
- 3 tuorli d’uovo
- 2 cucchiai di farina
Ingredienti per la guarnizione:
- 1/2 bicchiere di saba
- 1 cucchiaino di miele
- Farina qb
Procedimento:
- In una teglia che possa andare sia sul fuoco che in forno, mettere lo zucchero con il succo di limone ed il burro. Scaldare a fuoco lento.
- Pulire la frutta e tagliarla a dadi. Alzare la fiamma e, quando comincia a caramellare, versarvi la frutta.
- Cuocere mescolando ogni tanto per circa 40 min., fino a quando non comincia a bruciacchiarsi la frutta.
- Togliere la teglia dal fuoco, ricoprire la frutta con la pasta frolla e bucarla per lasciar uscire l’aria della cottura. Cuocere in forno a 200°C per 20 min.
- Togliere la teglia dal forno, coprirla con il piatto di portata e rovesciare rapidamente per ottenere la tart tatin.
- In una pentola mettere a scaldare a fuoco lento la panna con la cannella spezzata. Poco prima che cominci a bollire, spegnere il fuoco e togliere la cannella.
- Montare i tuorli con lo zuicchero, mescolando bene fino a quando quest’ultimo non si sarà sciolto completamente. Aggiungere la farina mescolando bene.
- Aggiungere a filo la panna calda, mescolando velocemente, poi riversare il contenuto nella pentola e cuocere a fuoco basso, sempre mescolando, fino a quando la crema non si sarà raddensata.
- In un pentolino su fuoco basso far stringere la saba con il miele, aggiungendo per ultimo la farina per ottenere un succo denso.
- Servire le fette di torta coprendole con la crema alla cannella e decorando il piatto con schizzi di saba.
Chi ha detto che la cucina inglese farà schifo?
Sì, lo so, il detto comune è che la cucina inglese sia la peggiore del mondo. Io però non sono d’accordo.
Innanzitutto, credo che la cucina tedesca sia peggiore (nota bene: ho detto tedesca, non austriaca). In secondo luogo, mi sembra che la cucina inglese abbia un grande futuro.
Sicuramente ha un passato quasi nullo perché, diciamocelo, non eccelle quasi in niente ed è poco più che una cucina campagnola di basso profilo. Però la cultura inglese, in generale, tende ad assorbire molto, soprattutto dalle proprie (ex?) colonie. In più se girate per Londra troverete negozi di attrezzi da cucina spettacolari, ristoranti di ogni cucina e qualità, se andate nelle campagne trovate piccole pasticcerie che realizzano piccoli capolavori con amore. Si sente arrivare la passione per il cibo. La cultura c’è.
Terreno vergine, ma centro e catalizzatore di influenze, è insomma il posto ideale per lo sviluppo libero di fusion e nuove tendenze. Non avrà un passato e forse neanche un presente, ma credo abbia un futuro.
Questa ricetta –deliziosa anche se molto saporita– l’ho appunto rubata da un libro inglese, correggendola a mio piacimento ed aggiungendo poi un piccolo tocco di italianità con la saba.