Tartare di mazzancolle e mango

Tartare di mazzancolle e mango

Un antipasto dolce e dal sapore deciso, il preludio per una cena dai gusti forti. Avete però fra le mani un mango veramente buono?

Ingredienti:

  • 3 parti di mazzancolle
  • 1 parte di mango maturo
  • olio d’oliva
  • scorza di limone
  • wasabi
  • pepe nero

Procedimento:

  1. Pulire le code delle mazzancolle togliendo il carapace ed il filo intestinale. Tagliare a tartare.
  2. Pelare il mango e tagliarne la polpa a cubetti delle dimensioni dei pezzetti di mazzancolle.
  3. Mescolare aggiungendo una grattugiata di scorza di limone ed una punta di wasabi, senza eccedere con nessuno dei due aromi.
  4. Dopo aver impiattato spolverare con pepe nero ed aggiungere un filo d’olio d’oliva buono e saporito.

Frutta a kilometro zero: l’irraggiungibile bontà della frutta tropicale

Lo so: i manghi non sono certo una frutta a kilometro zero dalle nostre parti. Però per questa ricetta ho avuto la fortuna di avere fra le mani dei veri manghi tropicali: nulla a che vedere con i frutti stopposi e poco saporiti che conosciamo noi, quelli veri sono gustosissimi, morbidi e dal sapore inconfondibile. Sono stati un dolcissimo regalo di un mio amico che vive a Nairobi e che tornato per le feste in Italia mi ha portato i meravigliosi frutti che crescono nel suo giardino sub-equatoriale.

Non c’è niente da dire: la frutta tropicale è buonissima, ma quella che arriva sugli scaffali della nostra grande distribuzione organizzata non ne è che un surrogato colto acerbo e “maturato” in qualche container lungo la inevitabilmente lunga strada. Che senso ha allora? Perché far viaggiare dei surrogati ed accontentarci di sapori comunque falsi?

L’accostamento che propongo in questa ricetta, vi assicuro, è delicatissimo e la dolcezza della carne cruda del crostaceo esalta la bontà del “vero” mango, ma non credo che la riproporrò mai in questa forma perché non avrò più i manghi a kilometro zero.

Forse riproverò caramellando il nostro mango fibroso e poco saporito oppure andrò in cerca di vera frutta nostrana… attendiamo l’estate però.

Filiberto

Cuoco non professionista, lo fa per passione e non per denaro. Ama viaggiare in paesi anche lontani e tornare a casa con un libro di ricette locali, crede che la cucina sia parte integrante della cultura.

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