Costolette di maiale al rosmarino

costolette

Un piccolo consiglio per delle costolette profumate e meno grasse.

Ingredienti:

  • Costolette di maiale tagliate corte (chiedete al macellaio di tagliare la costata a strisce di 4/5 cm)
  • Abbondante rosmarino (rami interi)
  • Aglio
  • Sale
  • Pepe
  • Eventuali aromi a scelta (suggerisco timo e/o maggiorana) con poco olio

Procedimento:

  1. Prendete una terrina abbastanza grande da potervi riporre le costolette senza accavallarle, ma non molto di più, schiacciate senza spremere troppo sulla base due o tre spicchi d’aglio.
  2. Ricoprite con un letto di rami di rosmarino, che sia solido e di almeno due strati.
  3. Salate e pepate le costolette, se decidete di aggiungere qualche aroma mescolatele con le erbe o le spezie e poco olio, lasciandole magari marinare per una mezz’oretta.
  4. Riporre le costolette sul letto di rosmarino ed infornare a 200°C, lasciar cuocere 40/45 minuti senza mai mescolare le costolette (o se lo fate abbiate cura di non disfare il letto di rosmarino).

Elogio del grasso

Suvvia, non potete che concordare che il grasso, sia esso olio, burro, il grasso delle carni, esalta i sapori. Non ci credete? Leggetevi qualcosa di Bourdain per un’accalorata spiegazione o di This per una spiegazione scientifica di tutte le cose meravigliose che i lipidi fanno al vostro cibo in cottura, non da ultimo librare nell’aria le molecole aromatiche.

Ma poi mi verrete a dire che troppo grasso fa male, che la carne di maiale è grassa, che troppo unto non è bello da presentare in tavola, meglio alla griglia dove l’unto cola che in forno dove impregna la carne, ed è tutto vero. Quindi perché non prendere i due famosi piccioni con la stessa fava, o con tanto rosmarino?

Non lesinate con i rami di rosmarino, in fondo al supermercato potete comprarne ad abbondanza per pochi euro. Fate un letto alto e solido che tenga sollevate le costolette dal fondo della terrina.

Lasciate che il grasso di cottura delle costolette coli sul fondo della terrina, lontano dalla vostra carne ma immergendo le erbe aromatiche e l’aglio, liberandone in cottura le molecole olfattive che andranno ad insaporire una costoletta meno unta del solito.

Filiberto

Cuoco non professionista, lo fa per passione e non per denaro. Ama viaggiare in paesi anche lontani e tornare a casa con un libro di ricette locali, crede che la cucina sia parte integrante della cultura.

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