Ragù alla bolognese

Ingredienti per un pentolone:

  • 5 hg di macinato di maiale
  • 5 hg di macinato di bue
  • 5 hg di macinato di vitello
  • 1 carota
  • 1 cipolla bianca
  • 1 costa di sedano
  • 1,5 lt di passata di pomodoro (o passata e polpa)
  • sale qb
  • olio qb
  • acqua qb (o magari un po’ di latte)

Procedimento:

  1. Preparare un battuto con il sedano, la carota e la cipolla, tagliando le verdure a pezzetti piccoli.
  2. Amalgamare bene le diverse carni del macinato.
  3. In una padella grande, soffriggere in un po’ d’olio le verdure. Quando cominciano a dorarsi aggiungere la carne.
  4. Rosolare bene il macinato fino a quando non sarà ben chiaro, mescolando ogni tanto con un cucchiaio di legno e salando a piacere (ma non troppo in questa fase!).
  5. Aggiungere la passata di pomodoro, abbassare la fiamma, chiudere con un coperchio e lasciar sobbollire, mescolando ogni tanto, per almeno 3 o 4 ore. Se necessario aggiungere acqua (poca!). Correggere il sale solo verso la fine della cottura, quando il sugo si sarà già ristretto.

La tradizione

Il ragù è per me “il sugo”. Nato e vissuto a Bologna, posso apprezzarlo veramente solo nella sua ricetta originale.

Sebbene il nome sia chiaramente di origine francese (ragoût), è a Bologna che il sugo di carne e passata di pomodoro è diventato un vero culto.

Si prepara con carne proveniente dalle tre tre stalle (maiale, vitello, bove) e gli unici aromi concessi sono sedano, carote e cipolle. Consiglio poi di prepararne solo in grande quantità: ne migliora la cottura e potete sempre surgelarlo in vasetti per prepararvi velocemente un buon piatto nelle settimane seguenti.

Alcune varianti “concesse” possono essere l’uso di polpa invece che di passata (o una mistura delle due) se volete far trovare nel piatto qualche pezzettino di pomodoro. Oppure potete aggiungere durante la lunga fase di bollitura un pizzico di zucchero e/o di latte per correggere l’eventuale acidità del pomodoro.  Qualsiasi altra aggiunta è un po’ una bestemmia — non me ne vogliano i sostenitori del ragù di prosciutto…

Il ragù si accompagna alla pasta all’uovo (che ne esalta il sapore) e dalla superficie ruvida (che ne facilita l’attaccamento), la compagna ideale del ragù è dunque la tagliatella.

Quindi attenzione: ovunque siate nel mondo, ricordatevi che gli “spaghetti alla bolognese” non esistono!

Filiberto

Cuoco non professionista, lo fa per passione e non per denaro. Ama viaggiare in paesi anche lontani e tornare a casa con un libro di ricette locali, crede che la cucina sia parte integrante della cultura.

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