Mini blinis alle uova di pesce

Ingredienti:

  • 175 g farina
  • 1 uovo
  • 150 ml latte
  • 1 cucchiaio di zucchero
  • 2 pizzichi di sale
  • 2 cucchiaini di lievito in polvere
  • 1/2 noce di burro
  • 1 scatoletta uova di salmone
  • 1 scatoeltta uova di lompo (e se fosse caviale…?)
  • qb panna acida
  • qualche fetta di limone

Preparazione:

  1. Mescolare farina, zucchero e sale in una ciotola, magari setacciando il tutto per evitare di formare dei grumi.
  2. Unire il tuorlo dell’uovo, il latte (non freddo di frigo) ed il burro fuso, mescolando bene fino ad ottenere un impasto omogeneo.
  3. Sciogliere il lievito in circa 150 ml d’acqua tiepida ed incorporare all’impasto. Lasciar riposare/lievitare per circa 1 ora in un luogo caldo.
  4. Montare a neve il tuorlo (l’avete tenuto da parte, vero?) ed incorporarlo all’impasto. Mescolate sempre con un movimento del cucchiaio dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto.
  5. Scaldate su fuoco medio una padella inaderente molto piccola (circa 7 cm di diametro) o se come è probabile non avete una così piccola, usatene una molto grande; ungendola con poco burro. Versate con un mestolo un po’ dell’impasto, se usate una padella grande potete versare diverse “isole” del diametro di circa 7 cm e cuocerle in contemporanea, voltandole aiutandovi con una spatola di legno. Tenete in caldo con un panno i blinis già cotti mentre cuocete gli altri.
  6. Cotti i blinis che vi servono, metteteli sul piatto di portata aggiungendo su ogni frittella una cucchiaiata di panna acida e delle uova di pesce a piacere. Guarnire con uno spicchio di limone, da spremersi o no sulle uova secondo il gusto dei vostri commensali. Vanno mangiati con le mani, piegandoli a metà ed in due morsi al massimo.

A metà fra i pancake e le crêpe

I blinis sono un ottimo supporto per antipasti o per dolci. Dopo aver servito questo antipasto per cena, perché non utilizzare i blinis che non porterete in tavola (con le dosi sopra riportate ne potete fare tanti e ne avanzeranno sicuramente) la mattina dopo a colazione, scaldati al volo in padella e con un po’ di marmellata?

Filiberto

Cuoco non professionista, lo fa per passione e non per denaro. Ama viaggiare in paesi anche lontani e tornare a casa con un libro di ricette locali, crede che la cucina sia parte integrante della cultura.

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