Salsa spalmabile “patagonica”

patagonia

Ingredienti:

  • 250gr di gorgonzola tenero
  • 3/4 cucchiaini di miele
  • 1 cucchiaio di vino Porto rosso
  • 50gr di gheriglidi noci
  • grana padano
  • aglio (1 spicchio)

Procedimento:

Il procedimento è estremamente semplice: sminuzzare le noci in pezzettini molto piccoli, unirle al gorgonzola, miele e porto  e mescolare vigorosamente fino a quando non si ottiene un composto cremoso adatto a essere spalmato. Se il composto non è abbastanza tenero (si è scelto del gorgonzola troppo denso) aggiungere un po’ di porto, ma con attenzione: troppo porto rende il composto eccessivamente dolce!

Alla fine della preparazione, quando si è raggiunto il giusto livello di “tenerezza” della salsa aggiungere mezzo spicchio (piccolo) di aglio schiacciato con uno schiacciaaglio  e grattugiare grossolanamente del parmigiano.Ri-amalgamare il tutto e lasciare riposare per una decina di minuti.

Una delle cose più importanti è che l’aglio non sia tagliato ma schiacciato con l’apposito strumento. Non devono trovarsi dei pezzettini di aglio nella salsa ma solo i succhi, in modo da non rendere il sapore troppo forte.

Questa è una salsa da servire a tavola con gli aperitivi, spalmata su pane caldo e croccante.

Una ricetta curiosa

Già, è una ricetta curiosa, sopratutto se ripenso a dove l’ho “incontrata”. Ero in Patagonia, in viaggio di nozze. La patagonia è un luogo meraviglioso, dove si mangia molto bene, ma tendenzialmente nei luoghi dove mi sono trovato il piatto principale era costituito dal “Cordero Patagonico”, ovvero agnello cotto praticamente intero su un fuoco da campo. Cucina con pochi fronzoli, molto genuina e saporita.

Mi trovavo a “el chalten “, un paesino minuscolo alle pendici delle ande, una sorta di paese-rifugio in un parco naturale. Nel rifugio “el puma” dove pernottavamo, come del resto in tutto il paese, lavoravano solo ragazzi molto giovani, al di sotto dei 30 anni, chef compreso.

E’ stato qui che una sera, stremati da una bella camminata nel mezzo dei paesaggi andini, ci siamo ritrovati sul tavolo questa delizia. Il giovane chef, decisamente molto in gamba, non ha esitato a comunicarci gli ingredienti di questo suo nuovo esperimento, di cui andava abbastanza fiero.

Spero di ritornare al “el puma” per godermi il paesaggio meraviglioso e… l’ottima cucina dello chef!

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